Alexa vs Google Home: quale assistente vocale è meglio?

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In questa guida andremo ad analizzare le principali differenze tra Alexa, famosa assistente vocale dei dispositivi Amazon, e Google Home, lo strumento più utilizzato a livello di assistenza vocale in casa Google. Chiamati anche altoparlanti intelligenti, questi sono diventati un vero e proprio portento e sono ormai utilizzati quasi da tutti gli utenti del web. Ma cosa sono questi strumenti vocali? si tratta di assistenti vocali che, a differenza di quelli Bluetooth, si connettono al WI-FI di casa e, attraverso un software al suo interno, sono capaci di recepire comandi vocali e reagire ad essi.

Siamo in presenza di un’intelligenza artificiale e si presenta mediante un’assistente virtuale che comunemente conosciamo già dal nostro smartphone o dal nostro tablet e PC. Ma ciò che rende unici questi strumenti virtuali è la possibilità di avere un’interazione quasi naturale, poiché, gli algoritmi di cui sono costituiti, traducono i comandi vocali e rispondono con un’azione bene precisa. Queste possono riguardare piccole cose quotidiane come accendere o spegnere la luce, ascoltare musica, cercare in internet. Questi rappresentano un valido aiuto anche per gli anziani che spesso non possono eseguire determinate azioni.

Per comprendere quale assistente vocale sia migliore per te, innanzitutto, deve valutare particolari fattori, ad esempio, l’utilizzo che vuoi farne e le tue priorità legate ad esso come ascoltare musica, cercare informazioni, controllare l’impianto di casa, oppure l’ecosistema e i servizi che utilizzi più spesso, come Google o Amazon.

Ora parliamo delle principali differenze tra i dispositivi Amazon e Google. La più importante ed evidente distinzione sta proprio nell’assistente vocale dei due dispositivi e riguarda il come fanno le cose. Nell’assistenza vocale e per l’intelligenza di software Google sembra essere in netto vantaggio. Ciò sta nel fatto che, mentre Alexa cerca le informazioni sul motore di ricerca Bing e basa le risposte su Wikipedia, Google prende in considerazione un quadro più vasto per avere risposte più chiare ed esaudenti. Di contro, per avere informazioni relative agli acquisti e agli aspetti di determinati prodotti, Alexa risulta essere migliore.

Infatti, può essere una trovata di Amazon per acquisire nuovi clienti dato che è possibile navigare nel catalogo di amazon.it e aggiungere articoli al carrello. Un altro punto a favore di Alexa è la qualità audio e la capacità di sentire meglio l’utente in situazioni più rumorose. Per quanto riguarda Google, questo dispositivo è invece più comprensivo e vicino al nostro modo di parlare. Inoltre, rappresenta una tecnologia di poco più avanzata dato che in una conversazione continua non ha bisogno di follow-up, in più, può eseguire due comandi contemporaneamente come accendere la luce e spegnere la sveglia.

Anche se nelle attività basiche Google e Alexa svolgono una performance equa, Alexa ha fatto quel salto di qualità che la rende capace di adattarsi anche a ecosistemi che non sono proprio di Amazon, un esempio è la possibilità della domotica luci attraverso Philips Hue. Mantiene un vero e proprio primato nel mercato globale in quanto si basa su determinate skill che si attivano tramite un app. Queste competenze sono in continua evoluzione ogni giorno e sono queste a rendere unica Alexa grazie anche alla presenza di sviluppatori esterni.

Continuando a parlare di skills i due assistenti vocali sembrano giocarsela equamente. Tuttavia, nel settore dell’informatica e dell’elettronica applicato alla gestione dell’abitazione, Alexa presenta una superiorità sia a livello locale che globale. La versatilità è un elemento di forza per Amazon e, sebbene la gestione degli elementi smart in casa e la configurazione del dispositivo siano semplici per entrambi gli ecosistemi, l’acquisto di Alexa si rivela un investimento a lungo termine soprattutto se hai a cuore il controllo smart della tua casa e desideri uno strumento di facile utilizzo.

A favore di Amazon, in Italia c’è l’occasione di acquistare dispositivi vocali che hanno l’hub Zigbee integrato, invece gli strumenti Google non offrono nulla in particolare.

Per quanto riguarda l’aspetto audio, le caratteristiche tecniche sono per lo più simili ma c’è da sottolineare che gli assistenti vocali non sono ideali per la sostituzione di particolari strumenti per l’ascolto di musica, specialmente se hai bisogno di alti standard di risoluzione audio per il tuo lavoro ma anche a scopo amatoriale. Per un ascolto senza tante aspettative allora sono comunque consigliati a livello di una buona qualità di altoparlanti. Amazon ha una cassa che arriva ad un suono più alto e potente, invece, Google offre un suono leggermente più pulito e una resa più bilanciata. Eppure, Amazon vince in tutta la linea, poiché rispetto a Google, fornisce i suoi servizi ad un costo ad un buon rapporto qualità-prezzo e presenta un’uscita jack da 3,5mm.

A livello di design ci focalizziamo su un qualcosa di prettamente soggettivo. Entrambi i brand si presentano eleganti, poco invadenti e adatti per qualsiasi ambiente. L’assistente vocale Google si presenta come un tipo di cubo rivestito in tessuto disponibili in colori grigio chiaro e grigio antracite. Alexa ha una forma sferica con base in gomma ed è disponibili nei seguenti colori: antracite, ceruleo e bianco ghiaccio.

Date le ultime richieste degli utenti, sui dispositivi vocali sono stati implementati supporti visivi dotati di display. Jeff Bezos è stato in grado di recepire subito le nuove richieste di mercato integrando questo tipo di strumentazione per un’esperienza più pratica e confortevole. Una funzionalità molto risolutiva se si vuol seguire una ricetta in video, se si vuol fare una videochiamata o anche guardare un film mentre si compiono altre azioni.

Google presenta vantaggi non indifferenti poiché tiene molto alla privacy dei suoi clienti, dunque, mentre Amazon investe sull’integrazione di videocamere, Google ha aggiunto varie funzioni come la risoluzione e il supporto di determinati streaming come Disney+, che funzionano unicamente per questa piattaforma, e ha aggiunto anche il monitoraggio del sonno, ideale se appoggiato in camera da letto, e l’air gesture.

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